2003 2004
Il blog del webmaster(*) de «La Sapienza»
* dal dicembre 2001 al febbraio 2006
 

29.1.04

Le Home Page del Professore

Sono 240 le pagine 'personali' di alcuni docenti de La Sapienza. Le abbiamo raccolte in una pagina facilmente raggiungibile dal canale STUDENTI.

Di tutte le migliaia di pagine del 'portale', queste sono quelle che amo di più. Qui, il professore si presenta alla Rete e alla comunità scientifica internazionale con il suo prestigio, la sua personalità, il suo modo di insegnare. Diciamo che non tutte le pagine sono (dal punto di vista del web-publishing) impeccabili eppure - rappresentano l'originalità e la sostanza primigenia del web: la condivisione di informazioni della comunità scientifica. Uno spirito che - tra le tante cose - abbiamo il dovere di mantenere e diffondere.

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28.1.04

Non fissarsi sulle 'categorie' di utenti

Molto spesso, quando disegniamo un pagina, abbiamo in mente una categoria di utenti: studente, abile, media cultura, tecnologicamente esperto - oppure - vecchina, disabile, connessione modem, browser di vecchia/nuova generazione, risoluzione 800x600, ecc. ecc.. In base alla 'categoria' costruiamo pagine che dovrebbero soddisfare il destinatario tipo. Non so a voi..ma a me questo modo di ragionare mi pare sbagliato (e anche vagamente discriminatorio).

Per quanti sforzi facciamo per incasellare l'utente, stiamo - in realtà -proiettando i nostri desideri e le nostre capacità. Questo modo di ragionare è utile con altri media: un particolare format è per i giovani, la soap-opera è per le casalinghe, i cartoni animati per i bambini...e così via...ma sul web è tutto maledettamente più complicato. Il rapporto è troppo uno-a-uno per tentare generalizzazioni. Quando torno a casa accendo la TV e mi vedo la sit-com o il dibattito. La sit-com perché sono giovane (si fa per dire), il dibattito perché sono colto (si fa per dire). In questo caso posso modulare a mio piacere l’ impegno cognitivo...invece, se guardo un sito internet (persino un sito di modelle), sono costretto ad uno sforzo in più (come si sfoglia la pagina? quanto tempo bisogna aspettare per caricare una foto?). Non è indifferente neanche la tecnologia usata in un determinato momento. Io non sono lo stesso utente quando visito le pagine con la splendida attrezzatura messa a mia disposizione dall'Università e quando invece, utilizzo i miei amatissimi pezzi di modernariato casalinghi. Non parliamo poi delle navigazioni 'compulsive' durante l'orario di lavoro al confronto con quelle rilassate e riflessive dei week-end, oppure quelle stanche e depresse della sera.

Conclusione? Cerchiamo di progettare al meglio le nostre pagine, tentiamo di raggiungere un grado zero di comprensibilità e usabilità e ascoltiamo gli utenti...in tutte le molteplici forme che vorranno assumere...

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27.1.04

Aspetta...aspetta...fammi capire

Dunque...ieri hai ricevuto una mail con un attach. La mail era di una certa Elene, e nell'oggetto c'era scritto: Important information for you. Read it immediately !...conosci l'inglese?...credo che significhi piu' o meno: ho delle informazioni per te. Leggi immediatamente. Di fronte a questo ordine perentorio, trovi l'irresistibile desiderio di leggere che c'e' scritto nel messaggio:

Hi !
Here is my photo, that you asked for yesterday. (trad. +/- : Ciao! questa è la mia foto che hai chiesto ieri).

Il file è allegato si chiama myPhoto.zip...l'hai aperto...e ti sei infettato il computer, e adesso vai cercando qualcuno che ti aiuti!

Ma come si fa...ancora non hai capito che gli allegati NON richiesti non vanno MAI aperti?

Chi Diamine...cosa? La tua fidanzata inglese si chiama Elene? Avete fatto le foto durante la vostra settimana bianca?

Ok...Ok...scusa...ehm...le istruzioni per rimuoverlo sono nel sito Sophos. Fammi sapere se ti serve una mano

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25.1.04

Le stesse funzioni...e qualcosa in più

Accesso ai servizi interattivi per gli studenti e INFOSTUDSu Marte, la sonda marziana Opportunity continuerà a inviare foto. Sull'atmosfera terrestre un’intensa perturbazione, collegata ad una depressione piuttosto profonda, si farà strada molto velocemente dal nord Atlantico in direzione della Francia. Intanto sulla Terra, alla Sapienza, entrerà in funzione il nuovo sistema informatico d'Ateneo per gli studenti. Uno strumento per la gestione dell'attività didattica delle Facoltà, della carriera degli studenti, compresi dottorandi di ricerca, scuole di specializzazione, esami di stato e master.

Da qualche anno ormai, gli studenti della nostra università, prima di molti altri loro colleghi, utilizzano (con unanime soddisfazione) INFOSTUD - Servizi Interattivi per gli studenti. Da domani, gli studenti iscritti alla Sapienza potranno aggiungere altre funzioni.

Ai colleghi che hanno reso possibile tutto questo...complimenti per l'ottimo lavoro!

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24.1.04

Knowledge Management

Origliando una conversazione al telefonino:

il capo mi dice: "non siete pagati per pensare!"
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23.1.04

Ma l'usabilità non è solo un problema nostro!

Leggi, linee guida, rimbrotti degli 'esperti', denunce delle associazioni consumatori con la vocazione del web, letteratura scientifica, addirittura (e giustamente) un Ministero che si occupa di questo, sacrosanta attenzione al problema delle disabilità.

Ormai la usabilità è un vero e proprio must per chiunque si occupi di progettazione di siti web. Chi non si attiene alle (semplici) regole può essere additato al (giusto) pubblico ludibrio.

Vorrei la stessa sensibilità e pignoleria anche negli altri aspetti delle interazioni con gli oggetti della realtà. E rimanendo nel mondo 'digitale', vorrei che anche i progettisti e programmatori di software si sforzassero di rendere le applicazioni semplici da usare.

Naturalmente le grandi corporation (Microsoft in primis), e la comunità del software libero si sono attrezzate, e, a quanto mi dicono (e leggo) sono attente al problema e gli dedicano molta parte delle loro risorse. Io mi riferisco alle applicazioni realizzate da software house e singoli programmatori, che (senza generalizzare naturalmente) ignorano completamente persino le leggi del buon senso... mi piacerebbe che gli utilizzatori finali di questi software scegliessero (e comprassero) i prodotti che useranno tenendo conto anche della facilità di utilizzo.

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21.1.04

Ecco una mail di protesta che vorrei ricevere

Spesso mi capita di essere dall'altra parte della 'barricata', dalla parte cioè dell'utente costretto a usare i servizi web progettati da altri

Ho scritto una mail di 'protesta'...che vi sottopongo. Ho tolto i riferimenti dell'ente coinvolto. Questo non è un post per sputtanare qualcuno. È solo lo studio di un caso. L'utente Francesco Carnera aspetta una mail dal Customer Care. Il webmaster de La Sapienza cerca di capire gli errori degli altri per ragionare sui propri.

Gentile Customer Care [nessun nome, nessun cognome],
vi scrivo per testimoniare un esperienza piuttosto deludente nell'uso del sito www.entepagamento.it. Cerco di ricapitolare il mio fallimento, sperando di poter essere utile a chi si occupa di progettare (e, in questo caso, di migliorare) il servizio.
Dunque, ricevo il bollettino di pagamento della tassa sui rifiuti con la possibilita' di pagare con la carta di credito dal vostro sito

Bene. Arrivo a casa finalmente rilassato e pronto a procedere...Nella home page...un userID e pwd...mmmm bisogna registrarsi.... (naturalmente non leggo il testo in basso: Scopri i servizi di EntePagamento, il portale della riscossione on line (...) bla bla. Peccato, perchè avrei scoperto che pagare i tributi non è mai stato così facile ...).

Clicco su InfoTributi (Info=informazione e non... Pagamento ...avrei dovuto capirlo!). La pagina mi informa che è un servizio informazioni facile e completo...uffa ho capito!...vago a casaccio cercando un link sopratutto perche' c'e' un'accattivante label con scritto *Tassa sui rifiuti*...vabbhe' c'e' pure scritto Informazioni generali sulla TARSU e su chi deve pagarla...(TARSU? perche' la monnezza (romanesco) e' diventato un oscuro acronimo ? E perche' volete informarmi se devo pagarla?

Grazie...mi capita spesso di pagare cose che NON devo pagare (?).... Ok...Ok...dopo qualche secondo (ma sul web e' un eternita') scopro che devo Registrarmi....(ah gia' mi pareva)... una pagina fitta fitta di clausole e articolini...(maddai....ti pare che c'e' la 'fregatura'?...sono in un sito di un ente prestigioso...accetto tutto...andiamo avanti
Registrazione utente Light...Light? eccheso' un pacchetto di sigarette?...compilo tutto, mi dimentico qualche campo...ma questa e' colpa mia che sono un po' stanco.
EntePagamento offre agli utenti LIGHT un servizio esclusivo che permette di gestire on line il pagamento (...) in modo sicuro e garantito. esclusivo, sicuro, garantito....oddio...ma non e' che siete un po'... insicuri ?
Se desideri accedere a tutti i servizi del sito e visualizzare la tua posizione contributiva, diventa un utente FULL
sono confuso...light, full chi "conta" di piu'? (gif animata...RID On line Scegli la semplicita'...e fino adesso che ho scelto? eppoi che e' sto' RID?

Vabbhe' procedo a diventare FULL....naturalmente faccio un po' di confusione e scopro che mi manderete l'autorizzazione dopo 48 ore, inviandomi - non mi ricordo che cosa - qualcosa via FAX...oddio ma io non ho dato nessun numero di fax! e - giuro! - nessuna finestrella mi avvertiva di comunicare un numero di fax....

Ok...ricomincio...con il mio profilo LIGHT ...solita passeggiata furiosa del mouse alla ricerca di un link...ritorno su InfoTributi...che cosa e' cambiato? C'e' un freccina Entra...sulla famigerata etichetta Tassa Rifiuti:

Devono pagare la tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani tutti coloro che occupano o hanno la disponibilità di una casa, (ecc. ecc.)
maddai? e io che pensavo che la pagassero solo i padroni di criceti e piccioni (sporcano...oggettivamente) meno male ...stavo per denunciare il comune per estorsione!

Ma di istruzioni per pagare...neanche l'ombra...ok...calma e gesso...guardiamo la pagina...c'e' una una scritta scorrevole *Da Oggi i tributi li paghi on line*...da oggi? ammazza che fortuna...rincorro la scritta sperando ci sia un link...(se "da oggi si paga" .... forse si paga da qui!) ...niente da fare...vado su Sportelli (qualcuno chiama "sportelli" anche quelli "virtuali"...no no.... ho sbagliato....intanto la sessione e' scaduta...giusto...giusto... questioni di sicurezza....

Riaccedo....sotto Tassa Rifiuti...non avevo notato *Come pagare*...ok...ci siamo
Concessionario, Ufficio Postale, Sportello bancario...ok proprio quello che volevo evitare ....ma il pagamento on-line....bho? neanche l'ombra
Quasi Quasi sto per rinunciare....c'e' T@X Paga i tuoi Ruoli online...."Ruoli"...che significa?....
Paga on line inserendo gli estremi della cartella di pagamentocartella di pagamento (cos'e' una cartella di pagamento?) vabbhe' non ho nulla da perdere...procediamo Ti ricordiamo che il servizio di pagamento ENTEPAGAMENTOHOME è attivo dalle 02.00 alle 18.30 Porc.....potevate scriverlo prima? Procedo...tanto per curiosita'....arrivo a Pagamento Bollettino RAV Altra sigla...RAV... che significa? Insomma....sono veramente esausto....
Potete convincermi ad utilizzare il vostro servizio....oppure e' meglio che uno tonto come me vada a fare la file alla posta?
A proposito....oggi scadeva la rata....non e' che mi multeranno?

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19.1.04

Lavori da professionista

Un nostro gentile visitatore ci scrive (tra l'altro):

(...) credo che ognuno debba fare il proprio mestiere (...)
Riferito ad una critica di una 'sezione' del sito universitario

È giusto: ognuno deve fare il suo mestiere. Ma a... 'grattare' un pochino la 'superfice' del problema vengono fuori altre questioni:

Chi può fare 'il mestiere del web':

il grafico?, il programmatore?, l'architetto (dell'informazione)?, il filosofo (non è una battuta...moltissimi laureati in filosofia si occupano di web con risultati eccellenti), il bibliotecario?, il sistemista?..

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17.1.04

Tanto lo sanno!

Capita a volte che gli 'esperti del contenuto' producano documenti per il web...particolarmente laconici e oscuri. Di fronte alle mie richieste di spiegazioni, alcuni colleghi mi spiegano: "tanto chi è interessato....lo sa!"

Questa convinzione nasce da un errata concezione del sito universitario: un gigantesco deposito di fotocopie dove l'utente "attinge" guidato dalle indicazioni date allo "sportello", lette su "altre fotocopie", dai passaparola. Proviamo a spiegare dov'è l'errore:

Anzitutto c'è un stacco cognitivo tra quello che io apprendo nella realtà reale e quello che leggo sullo schermo: sarà questo il modulo che mi hanno detto di scaricare?...Le istruzioni che mi hanno dato...le avrà capite pure il webmaster che le ha pubblicate?, perchè devo fare due fatiche: cercare le informazioni (magari muovendosi da casa per questo) e trovarle su internet (dove, per un sottile pregiudizio - per definizione - nun se trova mai gnente!) ?

D'altronde, è abbastanza normale che chi conosce la materia non si renda conto che ci sono altri che ne sono completamente all'oscuro. Per questo - scherzando con i colleghi - rivendico la mia totale ignoranza delle cose amministrative-burocratiche . Cerco di non diventare un addetto ai lavori, non voglio impossessarmi di una competenza, di un gergo, di una modalità. Solo così riesco a fare pagine chiare e esplicative. Non per un utente medio , non per un profilo definito di utenti ma per me stesso!

Chi scrive e progetta per il web dovrebbe avere sempre in mente quello che Steve Krug chiama il test del portabagagli: Immaginate di essere stati bendati e rinchiusi nel portabagagli di una macchina, portati un po' a spasso e alla fine scaricati da qualche parte su una pagina nelle viscere di un sito web. [KRUG Steve, Don't make me Think. Un approccio di buon senso all'usabilità web. ed. HOPS, Milano 2000]. Se riuscite ad avere chiaro dove siete, cosa potete fare...la pagina è ben progettata.

Leggere le istruzioni

"Vabbhè ma almeno leggete le istruzioni!". Questo proprio non lo capisco.
Devo studiare, devo fare ricerca scientifica, devo amministrare l'università...questo mi costa uno sforzo, un impegno. Perchè dovrei aggiungere anche lo studio, la lettura, la comprensione di cose che solo la vostra (nostra) pigrizia impedisce di fare meglio? Perchè devo capire una cosa invece di usarla?

Se a questo aggiungiamo il fatto che le istruzioni sono perlopiù scritte in modo incomprensibile...

Complicazione come selezione

Fino a qui ci siamo occupati di pigrizie, di distrazioni, di atteggiamenti sbagliati. Ogni volta che parlo di queste cose trovo sempre interlocutori sensibili, che capiscono il problema e si sforzano - insieme a me- di risolverlo. Ma come tutte le cose che riguardano gli habitus mentali si fa presto a costruirci una teoria, una giustificazione, un dogma. Ci sono persone che pensano che le cose complicate selezionano l'interesse: in altre parole, solo chi è veramente interessato si prenderà la briga di capire. Questa convizione (radicata più di quanto si creda) è il vero rischio di chi pubblica sul web. Vorrei dimostrare che è esattamente il contrario: la perspicuità, la nettezza chiama le persone interessate, le cose oscure, un po' ingarbugliate danno invece l'impressione che si può sempre 'provare'...tanto...si capisce che è una cosa un po' fumosa...

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16.1.04

Nelle pagine web della Sapienza non c'è il bottone dell'Home Page

Cito più o meno a memoria: "Il logo del sito deve essere in alto a sinistra. Il logo deve essere cliccabile e tornare all'home page. Molti utenti non conoscono questa convenzione, quindi, ogni pagina, deve avere il link all'home page del sito con l'etichetta che indichi chiaramente Home Page. " [manualistica e esperti vari]

Su www.uniroma1.it c'è solo il logo cliccabile.

Il coraggio di innovare :-)

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15.1.04

Assistenza agli utenti: elogio

Diciamolo con franchezza: molti colleghi giudicano l'attività di call-center come una riduzione di professionalità. Rispondere al telefono o a una mail - forse - non sarà gratificante, ma è un errore considerarlo un lavoro per 'livelli inferiori'. Anzi. Più si è coinvolti in un progetto e più il contatto con l'utente finale - il feedback - aumenta la conoscenza complessiva dello strumento, la capacità di raffinare e migliorare il servizio.

Le 'verifiche' con l'utenza, l'accoglimento dei suggerimenti, la pazienza nei confronti di chi incontra difficoltà ad utilizzare i servizi informatici diviene valore aggiunto del proprio lavoro e della propria professionalità.

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5.1.04

L'uso dei colori sul web

I writers sono gli artisti che dipingono gli immensi graffiti sui muri (le metropolitane, i treni ecc. ecc.).
Qualche tempo fa leggevo un' intervista ad uno di loro. Sosteneva che il difficile è il primo tratto di spray: l'adrenalina da paura, la creatività e la perizia prendono la mano. Dopo poco diventa tutto più facile. Non si smetterebbe più. Non c'e' pezzo di muro o lamiera che non vorresti riempire di colore e di forme. Credo, con le debite differenze, che sulle pagine web sia la stessa cosa. A parte l'eventuale reato commesso (ma in fondo 'committenti' e 'utenti' non sono i severi vigili del nostro lavoro?) - anche sul nostro editor preferito si dispone una superficie 'bianca' pronta ad essere 'graffiata' dal nostro esprit creativo. Man mano che si acquista sicurezza può succedere che si voglia 'colorare' la pagina...marcare in modo profondo e possibilmente scioccante l'esperienza dell'utente. Qui nascono i dolori: chi non ha una particolare perizia nella scienza del colore può 'esagerare' o associare colori sbagliati. E' come mettersi una cravatta sbagliata. La mattina, davanti allo specchio sembra perfetta...poi i colleghi (soprattutto le colleghe) faranno notare l'inguacchio cromatico. A complicare le cose sono i 'destinatari' delle pagine: quante volte, di fronte a pagine assolutamente caledoiscopiche, il cliente ha un sussulto d'emozione? E quante volte invece, di fronte ad una pagina assolutamente equilibrata e perfetta si reagisce con un indifferente: "carina...ma poco...evidente". Dovremmo controllare il nostro personale set cromatico, ricordarsi che il colore uniforme (al massimo due colori ben associati) è la cosa migliore. Solo con una pagina così progettata è possibile evidenziare gli elementi nel loro giusto equilibrio e nella loro giusta 'gerarchia' dei significati. Dovrò ricordarmelo.

Nota

L'argomento sull'uso dei colori sul web è trattato in modo molto più autorevole (e chiaro) da Jeffrey Veen.

Non c'entra molto...ma dal momento che ne abbiamo parlato: www.graffiti.org

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4.1.04

Magie di Flash

Approfittando di queste vacanze natalizie ho dato un'occhiata a FLASHMX©, il programma di Macromedia per realizzare animazioni e grafica sul web. Ero rimasto alla versione "5" e ne avevo ricavato la sensazione che poteva essere tuttalpiù un bel 'giocattolo' per affondare ogni mia velleità di grafico. Superai la mia inadeguatezza e la mia frustrazione sfogando la mia rabbia repressa su tutti i siti che utilizzavano questa tecnologia, rimproverandone l'assolutà inutilità e dannosità. Studiando quest'ultima (penultima?) versione, mi pare che di strada ne è stata fatta. Dal... cartone animato...semplificato a un potente strumento di programmazione di eventi multimediali... Il programma incorpora un linguaggio di scripting che consente di gestire il "filmato" in molti modi diversi, compresa un'avanzata modalità interattiva.

Un prodotto utile quindi, non solo per abbellire (?) pagine o spillare soldi ai clienti (un conto è farsi pagare una pagina HTML, un conto una pagina con rutilanti scritte e foto girevoli - e poi...sono gli stessi clienti che lo chiedono!). Flash può essere utilizzato per progettare esperienze 'immersive' di apprendimento on-line, riempire di 'significati' iconici e metaforici i contenuti e, infine (ma con moderazione...per carità) aumentare l'evocazione 'emotiva' della navigazione in rete.

Togliamo di mezzo un equivoco: la pagine in FLASH non sono sostitutive dell'HTML. FLASH è un programma di grafica, l'HTML è un sistema di codifica (per quanto semplificato...e rozzo) del messaggio. La codifica descrive un mondo, un programma di grafica è una modalità di espressione artistica e tecnica di un oggetto.

Approfondimenti

Site of the Day da www.macromedia.com
Sul sito Macromedia i casi più interessanti di utilizzo avanzato di flash
Ingenium Macromedia User Group
La comunità degli sviluppatori di Flash
Flashability
«Comunità di sviluppatori, designer, project managers, information architects, (...) interessati ad un uso intelligente di Macromedia Flash»
Suggerimenti per un Flash accessibile da www.fucina.web
Intervista a Kevin Airgid, co-autore di "Flash 99% Good"

e alla Sapienza

Naturalmente anche nel nostro sito troviamo risorse e pagine in FLASH. Questa non è una recensione completa di quello che si trova di bello (e di brutto).

Segnaliamo naturalmente il Laboratorio di Sintesi Multimediale dell'arch. Massimo Casavola [raggiungibile anche da HOME PAGE-->RICERCA-->Laboratori, assistenza e Banche Dati]. FLASH è utilizzato come vero e proprio strumento didattico. Ci sono anche delle Lezioni sull'uso del programma.

Alcuni siti sono realizzati in FLASH. Ne elenchiamo qualcuno. Alcuni fatti bene. Altri meno

HOME PAGE-->Dipartimenti

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1.1.04

Pensieri alla vigilia del nuovo anno

Il primo post dell'anno lo dedichiamo a tutti i siti ospitati nel sito universitario. Siamo tra i pochi che linkano direttamente alle pagine gestite autonomamente dai vari centri e strutture. Non applichiamo nessun 'criterio' di qualità tecnica né di conformità a standard 'interni' o 'esterni'. Non anteponiamo 'schede' introduttive e raccolte di informazioni 'congruenti' e 'utili'. Semplicemente facciamo una lista e un collegamento... Siamo fedeli alla visione che i 'portali' debbano essere 'attraversati' dai flussi di informazione. Siamo coerenti con l'idea che i portali debbano essere 'nodo' di una versione ipertestuale dell'ateneo e non una bachecona gigante collocata alla 'porta' (portale) del web.

A fronte di questa impostazione rizomatica cerchiamo altresí di essere rigorosi e severi (sopratutto con noi stessi), almeno nella parte che ci compete. Nel fornire servizi agli utenti ci sforziamo di essere attendibili, efficienti e puntuali.

Alla vigilia di un altro anno non siamo in grado di dire se questa 'filosofia' reggerà o se invece dovremmo rivedere la concezione 'architetturale', allineandoci al modus operandi degli altri portali universitari.

Ma proprio alla vigilia del nuovo anno devo anche avere il coraggio - senza false modestie e senza ipocrisie - di dichiarare che l'aver fatto affiorare la 'creatività' multiforme e un po' trash di molti webdesigners improvvisati (e, diciamolo, anche un po' presuntuosetti) ha di fatto abbassato la 'qualità' del sito e messo un po' in ombra un servizio che considero tra i migliori nel panorama universitario italiano.

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Riferimenti utili

Rassegne stampa università

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